L’unico vero proposito

Il 2023 sta per volgere al termine, se non fosse chiaro da tutti i messaggi pubblicitarii che passano per radio e nei gruppi per eventi su Telegram e compagnia. Di solito, questa cosa è collegata a fare propositi per il ciclo terrestre seguente, anche se in realtà essi si dimostrano tutt’altro che efficaci nel miglioramento personale.

Video a riguardo (YouTube)

Ciononostante, quest’anno non mi sono trovato con l’espediente dei “temi” stagionali: ho provato per i primi sei mesi a darmi due temi da seguire, ma al contempo mi pareva di retrocedere in ciò che avevo scelto di migliorare — il che non può che mal celare una certa ironia. Non posso escludere che tale metodo funzioni per qualcuno, e che in realtà il fallimento del sistema sia da imputare ad una mia indisposizione di quest’anno, ma credo di dover almeno tentare qualcosa di diverso per ricercare un miglioramento personale.

Per questo motivo, per il 2024 ho cercato degli effettivi propositi da attuare. Rido già ai velleitarii «Mi iscriverò alla piscina comunale» e «Cercherò l’amore», perché so benissimo che ciò che mi occorre per quegli obiettivi risiede al di fuori della mia forza di volontà, e sarà cosí ancora per molto tempo. Ho intenzione di puntare sul consolidamento delle mie buone(?) abitudini riguardanti la memoria, l’archiviazione, la musica e la scrittura.

Scriverò sul mio tildesito, una volta a settimana, di musica che sto ascoltando in questo periodo; questa rubrica si chiamerà “Mercoledí Musicale”, in omaggio ad una vecchia abitudine defunta che mantenevo con un caro amico.

Aggiornerò questo gemlog ogni settimana con un resoconto semi-anonimizzato di quel che mi è successo; credo che lo farò ogni domenica, cosí da includere anche eventuali avventure del sabato sera.

Manterrò e, anzi, espanderò l’abitudine del “diario puntato”: questa è l’unica cosa buona che sono riuscito a mantenere con costanza da gennaio 2023, se non altro nella parte di diario; non voglio perderla, anche perché in questo modo ho salvato la quasi totalità dei bei ricordi di quest’anno; la cosa migliore, poi, sarebbe ritornare a curare alcune sezioni di curiosità ed interesse che ho trascurato da quando ho iniziato ad usare il quaderno in questione anche per prendere appunti a lezione — cosa che non dovrebbe piú avvenire, perché per la laurea i miei parenti mi hanno regalato un quaderno ad inchiostro elettronico.

Sarò piú costante ed attivo nel salvare dati nel mio Memex/Zettlekasten; per adesso, le connessioni tra le schede sono quasi inesistenti ed il grafo di Obsidian non è anemico solo perché mostra anche i tag, che tengono insieme l’accrocco.

Non abuserò piú della “d” eufonica — non so se si sia notato, ma mi sono dato alla pazza gioia qui sopra.

Al netto di tutte queste belle parole scritte, l’unico vero proposito che non deve assolutamente essere disatteso è questo: non devo ricadere nello stesso vortice di tristezza e sconsolatezza dell’inizio dello scorso anno. Ho rischiato di gettare alle ortiche ottime amicizie e un altro anno di studii solo perché mi rifiutavo di chiedere aiuto. Questi errori non devono ripetersi.

Se tutto va come preventivato, quindi, mi farò di nuovo vivo il 7 gennaio con il riassuntone della prima settimana del 2024.

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