L'automobile e la paura di guidare

Con il lockdown e tutto il resto non uso molto l'auto per spostamenti personalli.

La maggior parte dei miei viaggi sono per lavoro. Cioè per spostarmi da Genova verso la provincia di Imperia, lungo l'autostrada A10. Quella che inizia con il ponte sul Polcevera e finisce alla frontiera con la Francia. Spesso la percorro tutta. 160 km. Centosessanta. Non sono molti, però tra carreggiata più larga, più stretta, cantiere, cambio di carreggiata, carreggiata unica, ponti, gallerie, limite di velocità 110, poi 90, poi 100, poi 80, è molto faticoso guidare sulla A10.

E quindi spesso mentre la percorro mi prende l'ansia, manca la sicurezza che nessuna auto di grossa cilindrata scontrerà la mia auto in un sorpasso azzardato, che nessun camion perderà il controllo andando nella direzione opposta, che non mi distrarrò per mezzo secondo nel momento sbagliato. A volte manca anche la sicurezza che la strada stessa non collassi sotto di me.

Certo, ci sono persone che fanno questa vita tutti i giorni, io solo una volta ogni tanto. Ma questo non mi rende meno ansioso. Fino a febbraio 2020 andavo molto spesso in treno, ed ero molto più tranquillo, l'auto era solo per casi particolari. Mi piaceva quasi fare questi viaggi di tanto in tanto, guidare non mi è mai dispiaciuto né l'ho mai trovato particolarmente pesante (nonostante la mia colonna vertebrale e le mie ginocchia dicano il contrario).

Ora ogni volta passo ore ed ore prima di tornare a casa dai miei figli e da mia moglie e finché non spengo il motore non sono sicuro di riuscirci.