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Il laccetto. Una storia di testardaggine

Il mese scorso sono andato in viaggio in Montenegro con la mia famiglia. Magari poi ne scriverò, è stato molto bello.

Poiché il Montenegro non fa parte dell'Unione Europea, non funziona il roaming senza costi aggiuntivi per le telefonate e la connessione dati. In viaggio la connessione dati fa comodo - non tanto per gli spostamenti visto che avevamo scaricato le mappe di Organic Maps da usare comodamente offline - ma per tutte quelle informazioni su musei luoghi da vedere orari e così via per cui è difficile avere in anticipo le notizie che servono. Questo problema da primo mondo è presto risolto, perché tutte le compagnie telefoniche del Montenegro offrono pacchetti vacanza con la SIM e una generosa quantità di dati a prezzi vantaggiosi, da 10 a 15 euro per due settimane. La SIM va inserita in un vecchio smartphone che farà da hotspot e non ci accorgeremo nemmeno di essere formalmente fuori dalla UE.

Tutto facile quindi, finché non arriva il momento di inserire la SIM nel telefono: serve un piccolo spillo, che viene sempre fornito con il telefono nuovo ma sicuramente non abbiamo portato con noi. Iniziano i tentativi con attrezzi vari, punteruoli, forbicine, penne, matite... tutti vani.

Infine, spunta in fondo a un astuccio un laccetto in filo di metallo ricoperto di plastica, di quelli che si usano per chiudere i sacchetti.

Con un coltellino svizzero riusciamo a togliere da un'estremità la plastica, in modo da lasciare scoperto il filo metallico che è più o meno della misura giusta per infilarsi nella fessura ed è abbastanza resistente da non piegarsi troppo.

Il piccolo scomparto che ospita la SIM esce fuori, e una volta inserita la SIM siamo "online" nel giro di pochi minuti.

Il laccetto in una foto segnaletica. A sinistra il lato che abbiamo smontato.

Quel laccetto era una delle molte cose apparentemente inutili che porto sempre con me nello zaino: gancetti, spaghi, sacchetti, guanti, elastici, l'immancabile coltellino svizzero. Spesso mi domando se abbia senso ostinarmi a trasportare tutta questa roba, che pesa e ingombra... eppure continuo a portarla. Ogni tanto può capitare che un laccetto si riveli utile, e allora la soddisfazione di avere con sé questo strumento è notevole.

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