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Ossigeno finito

A me non piace né leggere la cronaca né commentarla.

Ma oggi sento un peso enorme, il peso di centinaia di cadaveri che dagli abissi del Mediterraneo gridano vendetta una, due, cento volte.

Ora già si leggono i commenti sui morti di serie A. Ma lo leggiamo ora come se per chi muore annegato ci fosse bisogno di un termine di paragone, di un sottomarino uscito troppo in fretta da un cartone animato per capire quanto i nostri stati siano malvagi.

L'ossigeno è finito e ciascuna vita umana vale 1, compresi i passeggeri del sottomarino, fino a che non si muore e allora è zero. Ma persino da morti i ricchi avventurieri valgono più dei disperati senza nome (per noi, perché ognuno ha qualcuno che aspetta invano un arrivo, un ritorno).

Il peso dell'ossigeno che ho nei polmoni è abbastanza per tenermi inchiodato a terra?

Indignarsi non serve a niente se non si fa qualcosa. Cosa possiamo fare?

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