Una specie di database

Qualche giorno fa ho passato un po' di tempo con i miei genitori. Non succede spesso perché siamo sempre di corsa e anche quando trascorro qualche giorno a Marzano ci vediamo sempre in modo saltuario, anche per evitare di trasmettere a loro i vari malanni che i bambini si portano sempre dietro.

Parlavamo di vecchie foto e del proposito mai realizzato di scansionare tutte le foto che mio padre ha scattato a partire dalla metà degli anni 1970. Sono foto in bianco e nero, che sviluppava lui stesso in casa fino alla fine degli anni 1980, e diapositive a colori che ha continuato a scattare fino agli anni 2000.

Ad un certo punto mia madre si è messa a spiegare che di tutte le diapositive che avevano, soprattutto a tema naturalistico, avevano creato una classificazione con dei codici numerici. In pratica:

per ogni scatola di diapositive veniva creata una scheda

la scheda conteneva una riga per ogni foto, indicata con un numero riportato anche sulla cornice della diapositiva

sulla riga erano indicati codici numerici corrispondenti ai temi di loro interesse, ad esempio luoghi particolari (Antola, Portofino) oppure fauna, flora, geologia, etc.

Tutto questo era finalizzato all'attività che svolgevano nell'associazione Pro Natura a Genova, di cui hanno anche ricoperto qualche carica direttiva.

Non ho avuto poi tempo di andare a vedere queste schede, ma mi ha colpito il modo in cui mia madre lo ha definito

> una specie di database

Questo mi ha fatto molto pensare. Insieme a tanti altri momenti della mia infanzia in cui sono stato a contatto con sistemi di gestione delle informazioni, anche non informatici, credo che sia un motivo importante della mia passione per queste cose.